Il progetto, ha come obiettivo quello di colmare il gap esperienziale di ragazzi con fragilità e raggiungere la consapevolezza delle abilità residue, necessarie e probabilmente sufficienti a creare le autonomie minime per l’indipendenza all’interno di una comunità, oltre all’accettazione sociale.
L’idea è quella di raccogliere la plastica lungo le spiagge dell’Area Marina Protetta del Sinis (Or), per farne piccoli oggetti di utilizzo quotidiano. La materia prima, la plastica riciclata, viene ricavata triturando gli oggetti, in granuli versati poi in un estrusore che li pressa in stampi. L’intera filiera sarà condotta da ragazzi con svantaggio cognitivo relazionale ed un tutor.